concordo, quasi meglio di una giornata di sole (oddio, non esageriamo) e poi vedere la faccia di un amico calabrese che deve interloquire con montanari lumezzanesi che parlano solo in dialetto stretto non ha prezzo
Dovevi vedere la grandine che ci siamo presi oggi in macchina, meno male che mio fratello al volante è bravissimo, ma ho avuto sinceramente paura che qualche chicco ci sfondasse vetri e carrozzeria!
Ho finito or ora di cucinare per domani. Oggi antipastino soft, coniglio e costine con polenta e patatine, poi fragole, uovo, colomba.
Secondo me era più divertente vedermi scivolare nel fango Comunque pensavo fosse ostrogoto Speriamo che domani il tempo sia più clemente, non tutti sono tanto temerari
Sì, ti schianti nel fango con una certa classe, devo ammetterlo.
NOn è che questa roba non sia ostica anche per me, non son mai riuscita a parlarla (ma anche la mia pronuncia del bresciano è pessima, figuriamoci le sonorità lumezzanesi, quelle se non le hai assorbite dalla culla non le puoi produrre), però quello che hai sentito ieri non era poi il peggio Dover fare da interprete mi appariva piuttosto buffo.
CITAZIONE
Il dialetto Notissimo per la sua singolarità è il dialetto lumezzanese aspro nella pronuncia e con vocaboli di uso solo locale e pronunciati con tale singolarità, da far contrasto vivo con molte altre zone della provincia. Si tratta, nell’ambito provinciale, di una vera isola linguistica, con un dialetto che in molte radici etimologiche trova maggiore affinità fuori provincia, che non nelle plaghe circostanti. La causa di tale fenomeno non è affatto chiara e si possono avanzare solo delle ipotesi. La più interessante fa risalire il fenomeno alle migrazioni dei popoli indoeuropei, ancora in epoca romana o addirittura preromana. Con l’arrivo degli invasori, gli indigeni, indifesi, abbandonarono le zone maggiormente occupate e si rifugiarono nelle vallate secondarie, isolate. Le caratteristiche linguistiche, nell’etimologia e fonetica, si conservarono a lungo in queste zone isolate. Le testate delle vallate alpine e prealpine ospiterebbero perciò popolazioni di origine comune che, pur separate da catene montuose, conservano il segno della comune origine nell’affinità di linguaggio. Non si notano nel dialetto lumezzanese che rare radici celtiche e la fonetica è fortemente aspirata; il Pellegrini propende per una derivazione dal ladino.
ma che freddo sta facendo??? ..porgo gli auguri in ritardo..visto che ho fatto pasqua nella fredda Amsterdam ( e anche un pò ad Harleem) ..dove son riuscito a perdermi Il Turco in Italia con Esposito/Peretiatko/Enea Scala ...biglietti troppo cari !! ...mi unisco fervidamente all'auspicio di Egardo..sole e un pò di caldo ..please !!!