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Cantanti al Cinema

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Marin Faliero
view post Posted on 21/3/2012, 22:27




>stasera mi son visto l'ultimo film di Ozpetek "Maginifica Presenza" ..a sorpresa nel cast c'è Ambrogio Maestri, uno dei fantasmi, giustamente cantante e gorgheggiante ,,,
ricordate altre comparsate di cantanti..?
mi sovvengo di Ruggero Raimondi ..cardinale in Fratello Sole e Sorella Luna ,,,

Ps: il film di Ozpetek non mi è piaciuto per niente .......
 
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Signorina Ermione
view post Posted on 29/3/2012, 12:03




Non c'era anche Giuseppe Taddei fra i cardinali di Fratello Sole sorella Luna?
 
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Marin Faliero
view post Posted on 29/3/2012, 16:31




..William Shimmel mi pare si fosse lanciato nel cinema ..di recente ...
non ricordo in quale film di sordi mi pare che la parte della suocera la facesse la mitica Elena Nicolai ...
 
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Signorina Ermione
view post Posted on 29/3/2012, 17:01




www.imdb.com/name/nm1468516/
Ecco, magari Shimell (che ha effettivamente un viso molto cinematografico) poteva evitare di mettersi in filmografia quella gran porcata di Hercules!

Allora ci sono anche Giulio Neri e Rosanna Carteri in Mi permette babbo? (al di là della genialità della scena culto, lei fa uno dei più bei prendi quest'è l'immagine che abbia sentitio).

Jean Philippe Lafont è nel cast del Pranzo di Babette, non ricordo se ha occasione di canticchiare qualcosa.
 
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Marin Faliero
view post Posted on 29/3/2012, 17:24




..si si ..Lafont fa la parte di "un BARITONO" ..e mi par ricordare canti qualcosa dal Don Giovanni....
la Nicolai faceva la parte della suocera di sordi nel "Boom" ..e ha fatto anche qualche film con Franchi & Ingrassia !!!
 
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Signorina Ermione
view post Posted on 29/3/2012, 17:37




e ci dimentichiamo Anna Moffo?
1965 - Menage all'italiana, regia di Franco Indovina
1970 - Concerto per pistola solista, regia di Michele Lupo
1970 - Il divorzio, regia di Romolo Guerrieri

PS. Secondo wikipedia il baritono sarebbe "Achille Papin", io il film non lo rivedo da anni e mi ricordo le cuaille en sarcophage e poco altro!

PPS. Ho visto Ozpetek da fazio parlare di quest'ultimo film, anche dagli estratti trasmessi m'ispira poco...
 
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edgardo77
view post Posted on 29/3/2012, 19:01




Katia Ricciarelli che fa la sciura bolognese in Bar Margherita di Avati, bravissima, secondo me dovrebbe fare l'attrice.
 
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Signorina Ermione
view post Posted on 29/3/2012, 19:10




e mamma di Neri Marcoré in La seconda notte di nozze, dove mi era piaciuta moltissimo, davvero all'altezza di un ottimo cast.

Come ho fatto a dimenticarla? Forse che da più di qualche anno la considero più attrice/opinionista/personaggio televisivo che cantante lirica.
 
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edgardo77
view post Posted on 29/3/2012, 19:20




Ecco, quando ho detto che dovrebbe fare l'attrice intendevo certamente dire che è brava, ma anche che dovrebbe evitare di fare varietà, opinionista e altre scemenze simili. Magari la vedrei bene come conduttrice di un programma di cucina, tipo quello della Clerici :D
 
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Signorina Ermione
view post Posted on 29/3/2012, 19:46




E se citiamo Gigli o Gobbi non finiamo più....

Però un posto d'onore lo voglio riservare a Mario Petri per Totò contro il pirata nero, Golia alla conquista di Bagdad, Sansone e il tesoro degli Incas, Ercole contro i tiranni di Babilonia. Li ho visti tutti! :B):
 
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Marin Faliero
view post Posted on 30/3/2012, 07:57




..chissà che fine ha fatto il progetto di un film con protagonista la Fabbricini....
..la Ricciarelli davvero sorprendente nelle Seconde Nozze ...
sono forse uno dei pochi ad aver visto il bel film di Franca valeri "Tosca e le altre" dove la Valeri era la moglie del carceriere e la Adriana Asti la moglie di Spoletta ..una specie di Tosca nelle ore di Tosca, ma dietro le quinte , con la storia vissuta e raccontatata dalle due in attesa che i mariti compissero il loro lavoro, bello e geniale (ovvio c'è la Valeri!!) ..Tosca era interpretata e cantata da Maria Pia Jonata ...
--in sala eravamo in cinque .....
 
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Signorina Ermione
view post Posted on 30/3/2012, 09:05




C'era anche un progetto cinematografico con Florez, mi pare una storia d'amore con protagonista un tenore.

Giusto per non farmi rubare al solito le battute che lancio e poi mi ritornano indietro dopo anni dopo che han girato per i teatri (l'ultima volta pochi giorni fa "sai che a pesaro qualcuno chiamò Paul Austin Kelly Pollo Stinchelli?" "Veramente ero stata io da ragazzina, se poi l'idea era venuta anche ad altri non so, bisognerebbe fare una ricerca stemmatica...") quando uscì la notizia ipotizzai come titolo Yes Diego!

A proposito, nessuno cita il mitico Yes Giorgio?
 
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edgardo77
view post Posted on 30/3/2012, 09:19




Yes Diego non l'ho capita, forse mi manca qualche riferimento. Comunque questo progetto mi fa pensare a qualcosa tipo un film di Nino d'Angelo in versione lirica.

L'ho capita (grazie a gugle).

Il film con la Valeri ( :wub: ) che ha citato Marino non l'ho visto, ma credo proprio che me lo cercherò.
 
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Signorina Ermione
view post Posted on 30/3/2012, 09:47




Non conoscevi Yes Giorgio? VERGOGNA!

C'è anche Leona Mitchell che canta Turandot e finisce mangiata dal drago :D
 
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Signorina Ermione
view post Posted on 30/3/2012, 10:19




E questo? C'era anche un giovane e semisconosciuto Luca Zingaretti!
Stroncatissimo dalla CEI www.acec.glauco.it/pls/acec/cn2_ace...oc=22&origine=0
CITAZIONE
I COLORI DEL DIAVOLO (LES COULEURS DU DIABLE)
Genere:Drammatico
Regia: Alain Jessua
Interpreti: Ruggero Raimondi (Andrè Bellisle), Wadeck Stanczak (Nicolas Morgan), Isabelle Pasco (Valérie), Andrea Ferreol (Sherri), Bettina Giovannini (Hélène Mariani), Josè Quaglio (Peter Lazlo), Luca Zingaretti (Losi), Philippe Dajoux (Leo), Pascale Reynaud, Elisabetta Rucchetti, Corrado Scalia, Luciano Roffi. Nazionalità:Francia
Distribuzione: Medusa Film
Anno di uscita: 1997
Sogg e Scenegg.: Alain Jessua
Fotogr.: (Panoramica/a colori) Pasqualino De Santis
Mus.: Michel Portal
Montagg.: Hélène Plemiannikov
Dur.: 89'
Coproduz.: Les Films De l'Astre, Paris
A.J. Films Production Group, Roma

Giudizio:

Inconsistente/farneticante


Tematiche:




Soggetto:


A Roma il giovane pittore Nicolas, che vive con la pianista Hele-ne, vorrebbe raggiungere il successo ma non riesce a mettere a frutto il pro-prio talento. All’accademia di pittura conosce Valerie che fa la modella ma gli mostra anche alcuni suoi disegni. Una sera, all’inaugurazione di una mostra sua e del pittore Peter Lazlo, Nicolas conosce Andrè Bellisle, strano personaggio che gli confida di essere interessato alla sua arte e di potergli fare avere fama e successo purché sia disposto a seguirlo in alcune scelte. Nicolas accetta e, di lì a pochi giorni, la galleria vende inaspettatamente tre suoi quadri che raffigurano, come sempre, scene di violenza urbana. Proprio su questi soggetti indaga Losi, ispettore di polizia e appassionato d’arte. Suc-cede infatti che Nicolas, imbeccato da Andrè, si trova sul posto quando acca-dono fatti tragici che poi riproduce sulla tela. Dopo il suicidio di un ragazzo, ecco la morte violenta di un pugile e l’omicidio di una ragazza durante uno spettacolo erotico. Losi è convinto che Nicolas sia il colpevole, ma, prima di poterlo fermare, muore in un incidente provocato da Andrè. Nicolas allora si ribella al dominio assoluto che Andrè sta esercitando sulla sua vita. Gli dice che non lo seguirà più, ma poi, in galleria, vede liquefarsi i colori delle sue tele. Il successo scompare e Nicolas è destinato a tornare l’anonimo pittore di prima.


Valutazione
Pastorale:


il regista afferma che nel film è possibile vedere una rilettura moderna del mito di Faust: Andrè Bellisle potrebbe essere Mefisto, che promette la gloria a Nicolas a condizione che quest’ultimo gli offra il suo talento, cioè la sua anima. Se queste erano le intenzioni, il risultato è quanto di più lontano e sbagliato si possa immaginare. Il racconto si risolve in un guazzabuglio di fatti sconnessi e improbabili, tenuti insieme alla meno peggio con toni insipidi e superficiali. Si vorrebbero trattare temi importanti (l’arte, il successo, l’amore…), ma i personaggi, delineati in maniera affrettata e approssimativa, impediscono di produrre un minimo di attenzione o di interesse. Dal punto di vista pastorale, si resta nell’inconsistenza, sia pure col contorno di una bella serie di farneticazioni.


Utilizzazione:


il modesto livello della realizzazione (interpreti, regia…) consiglia di evitare l’utilizzo del film, sia in programmazione ordinaria sia in circostanze più ristrette, per le quali il film non offre elementi validi di dibattito o riflessione.



Edited by Signorina Ermione - 30/3/2012, 11:51
 
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