CITAZIONE (Lupallo @ 23/6/2010, 13:50)
Eh eh... quel Vitruvio è stata una delle scelte più bislacche del Ministero!
Di fatto, era uno
speculum virtutum del perfetto uomo e del perfetto architetto, quindi l'architettura c'entrava solo di striscio. Ma Ermione, hai una memoria d'acciaio!
Il brano era anche bello in sé, infatti, un bell'esempio di multidisciplinarità: avere un'infarinatura di tutte le materie anche quelle nelle quali non si è specializzati, ma senza per questo essere "tuttologi" superficiali.
Grazie, Lupallo, ma si sa che l'esami di maturità non si scorda mai!
Mi ricordo anche bene quel passo in cui la resa di "gradus" divenne il principale problema di molti. Mentre io inciampai nella detta preposizione dove cita gli scritti degli antichi architetti, il panico (pur in versione tanto semplice, ma l'esame è l'esame) serpeggiò in classe soprattutto per l'ultima o penultima frase. Perfino il professore di ginnastica faceva la spola fra i banchi dei più ferrati per raccogliere suggerimenti da distrbuire a chi disperava.
CITAZIONE (Lupallo @ 23/6/2010, 13:50)
Ho dato una letta al testo greco: come sempre con Platone, ci sono delle trappoline niente male, un armamentario di costrutti che necessitano di riflessione. Non direi che si tratti di un brano semplicissimo. Insidioso era il verbo "boulèuo" usato con il valore di "essere membro della Boulè", e in generale il primo periodo, con quella sfilza di accusativi tutti diversi uno dall'altro era bello tosto. Poi, a vederlo così, mi sembra lunghetto!
Comunque, Platone è un grandissimo scrittore, e tradurlo è un piacere.
Il greco è decisamente diverso dal latino. Credo che proprio la maggior libertà sintattica lo renda più ostico ad alcuni studenti. Altri, per altro, lo preferiscono... proprio per la sua anarchia.
Non è poi trascurabile la morfologia, che in latino è molto più facile.
Erodoto è più facile di Tacito, a mio avviso, ma se mi prendi Tucidide o l'Anonimo del Sublime, allora comincio ad avere dubbi...
Cicerone lo detesto, tranne nelle lettere durante la guerra civile, in cui diventa uomo, impaurito, e depone la tromboneria: ci sono passi stupendi, ricchi di iperbati, frasi spezzate,
variationes... Seneca è un genio, stilisticamente.
Perfettamente d'accordo su Cicerone e Seneca. Al buon Marco Tullio preferisco piuttosto Sallustio, almeno mi diverto con i suoi arcaismi, e poi certi brani (come il campo di battaglia dopo la disfatta di Catilina) sono particolarmente toccanti.
L'anonimo del Sublime a volte anche in italiano necessita di una rilettura!
Mi ritrovo perfettamente in quel che dici sulle due lingue: l'anima razionalista e ligia allo studio delle regole potrà sguazzare più nel latino, io da arietina irruenta godo assai più del greco. Anche come suono, come valore semantico della parola: quante sfumature di significato può avere un vocabolo in greco? Che meraviglia!
Sai che anche la morfologia latina mi risulta perfino meno naturale? Quando do ripetizioni a ragazzi dello scientifico e del socio-psico, per esempio per la terza declinazione, mi aiuta molto fare esempi greci o pensare all'etimologia e alla morfologia greca. Studiare latino senza sapere il greco mi pare un'impresa molto più dura che affrontare le due lingue in parallelo.
Sai, però, dopo aver cambiato due insegnanti di latino e greco a ginnasio (la prima era la tipica fanatica delle radici indoeuropee, dei paralleli con sanscrito, sembrava vivere solo per la lingua, ci faceva impazzire ma mi è servita molto, la seconda brava ma più tradizinale), al liceo ho avuto la cattedra divisa: latino alla professoressa di italiano già citata (poverina, era semplicemente l'esempio paradigmatico dell'insegnante stanca e disillusa, lasciava anche perdere Manzoni perché ormai lo odiava, per fortuna che al ginnasio i promessi sposi li avevo fatti benissimo), greco con un professore appassionatissimo, molto bravo e pure melomane.
CITAZIONE (+marco+ @ 23/6/2010, 14:35)
E anche questa è andata
Ho fatto il secondo problema(e quanto tempo c'è voluto per capire il secondo punto)e 4 quesiti, abbastanza semplici, il 9 non era impossibile, ma ieri non avevo ripassato il teorema dei seni(come quasi tutti del resto)
In bocca al lupo. Ho un grande rispetto e una grande stima per i matematici.
Ora siamo tutti con te per la terza prova!